Le buone notizie sono due: l’agricoltura italiana è tra le più “green” d’Europa e i giovani agricoltori hanno idee e creatività da vendere. I fatti si intrecciano. Secondo la “Coldiretti” – che ha collaborato alla realizzazione del rapporto “GreenItaly 2016” di “Fondazione Symbola” e “Unioncamere”, in collaborazione con “Conai” e Ministero dell’Ambiente – l’Italia si caratterizza per essere il 2° paese dell’Ue per superficie agricola investita a biologico; per avere il maggior numero di certificazioni alimentari per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp (unico paese al mondo che vanta 285 specialità); per essere ai vertici mondiali nel campo della sicurezza alimentare (con la minor incidenza di prodotti con residui chimici irregolari) e per la determinazione di non coltivare organismi geneticamente modificati. In Italia si trova una vastissima rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero dove acquistare prodotti per sostenere le realtà locali e impegnarsi contro l’inquinamento ambientale. E sono proprio queste aziende a essere condotte, soprattutto, dai più giovani e a presentare un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati in più per impresa. Durante gli “Oscar Green 2016”, è stata la stessa “Coldiretti” a premiare le migliori idee degli under30 per la creatività d’impresa. Tra queste, la biocosmetica antispreco a base di prodotti dell’orto, il tessuto sostenibile realizzato con le arance, il caviale vegano ottenuto da un frutto simile al cetriolo, il riutilizzo dei gelseti per la produzione della seta, la birra biodinamica al radicchio e tante altre. Secondo una stima di “Coldiretti”, su un totale di 24.889.700 imprese guidate da giovani under 40 presenti in Europa, l’Italia è prima con 1.155.000 imprese. In particolare, nel 2016 sono nate in Italia circa 90 mila nuove imprese giovani soprattutto nel Mezzogiorno (34.334), seguito dal nord ovest (21.611), dal centro (18.064) e dal nord est (13.937). La multifunzionalità dell’agricoltura consente anche di esplorare nuovi settori comprendenti beauty farm agricole, agri-asili, agriturismi, coltivazione di piante aromatiche e medicinali, produzioni di energia rinnovabile da biomassa e di biocombustibili come colza, mais e barbabietola. Importanti anche i risvolti sociali nei contesti in cui l’agricoltura risponde a esigenze di recupero e di reinserimento nel mondo lavoro e nella società dei più soggetti deboli.
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