Ottobre è il mese che mette tutti a dura prova: le ferie estive sembrano passate da un pezzo e le vacanze natalizie sono ancora un miraggio. L’unico salvagente potrebbe essere una pausa nel week-end, un paio di giorni in cui prendere il primo volo per… Per?
Qualche idea ce la fornisce Hundredrooms, portale specializzato nel settore del turismo, che ha dato uno sguardo ai menu dei ristoratori europei, per proporre una graduatoria delle città più attente ai bisogni dei consumatori vegani; i fattori presi in considerazione sono gli stessi su cui si è basato Holidu: il numero di abitanti e quello di ristoranti e negozi dedicati ad un’alimentazione cruelty-free.
Vediamo quali sono, partendo dal basso:
- Parigi: la Ville Lumière apre la scalata verso il podio, offrendo agli affamati viaggiatori trentasette possibilità di scelta
- Londra: circa trecento tra ristoranti e negozi specializzati in vegan food collocano la capitale britannica penultima in classifica
- Vienna: la città mitteleuropea è all’ottavo posto,con una crescita costante
- Berlino: settimo posto per la capitale tedesca, che proprio in estate è sede del Vegan Summer Festival
- Amsterdam: nella classifica delle città più virtuose a tavola non poteva mancare lei, tra le più attente a promuovere pratiche sostenibili
- Roma: la nostra capitale si colloca al quinto posto, con circa cinquanta locali dedicati
- Barcellona, città che ha già espresso sostegno alla diffusione della cultura vegetariana e vegana, in Europa è quarta
- Varsavia: sul gradino più basso del podio si colloca la città polacca, con più di cento attività vegane
- Praga: nella capitale della vicina Repubblica Ceca sono trentaquattro i ristoranti a prova di vegano
Rullo di tamburi per… Lisbona! I 550mila abitanti della città portoghese, e i numerosi turisti, possono contare su più di 100 tra ristoranti ed altri esercizi dedicati ad un’alimentazione vegana e vegetariana.
Se il tempo è così tiranno da non potervi concedere neanche un week-end di tregua, potrete sempre rifugiarvi in cucina: un buon pasto etnico e sarà come fare un salto in un altro Paese.
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