Di Daniela Comendulli
Cosa significa, esattamente, essere vegani? A volte questa scelta di vita viene bollata come insensata, sterile, priva di fondamento. In realtà i fondamenti ci sono, vere e proprie evidenze scientifiche firmate da ricercatori autorevoli, che dimostrano concretamente in che modo scegliere uno stile di vita improntato sul rispetto dell’ambiente e degli animali e sull’attenta selezione di ciò che consumiamo abbia un impatto positivo sulla vita quotidiana e sulla sopravvivenza futura del Pianeta.
Uno studio statunitense pubblicato lo scorso anno ha evidenziato il rapporto esistente tra salute umana e ambientale, fornendo anche una previsione del risparmio, in termini di vite umane, derivante dall’abbandono della dieta a base animale.
Reggetevi forte, cari lettori: rinunciare a carne e derivati animali porterebbe a più di 8 milioni di morti in meno ogni anno, grazie alla riduzione di fattori di rischio quali cardiopatie, diabete e tumori.
Non solo: a trarre benefici sarebbe anche l’ambiente, grazie alla riduzione consistente delle emissioni di gas serra derivanti dagli allevamenti intensivi (circa il 20% delle emissioni totali), da tempo messi sotto accusa dagli esperti.
Essere vegani non si limita ad abbandonare il consumo di alimenti di origine animale: consiste, più profondamente, nel compiere ogni giorno scelte eticamente responsabili, nel vivere in simbiosi con il mondo circostante, rispettando tutte le creature che lo popolano. Chi crede che queste scelte rendano la vita più scialba si dovrà ricredere: che si tratti di alimenti o bevande, di cosmetici o detergenti per la casa, la varietà di prodotti a disposizione è davvero ampia. Rinunciare al junk food, ad esempio, non implica rinunciare al gusto, ma riconquistare sapori ormai persi nei meandri della produzione industriale.
Questo approccio alla vita consente il raggiungimento di un equilibrio psicofisico impagabile.
Basta così poco per guadagnare così tanto…
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