Da dove arriva la pianta d’ulivo? L’origine dell’ulivo si perde nella leggenda. Anzi, nella mitologia. Sul frontone del Partenone, nell’Acropoli di Atene, è scolpito il mito della nascita dell’albero d’ulivo, che ebbe origine da una disputa tra Poseidone e Atena.
Ulisse, nell’Odissea, parla di quel “tronco ricco di fronde, d’ulivo, dentro il cortile, florido, rigoglioso” attorno al quale erige la sua stanza matrimoniale, mentre Ippocrate e Plinio il Vecchio già ne elogiavano le virtù.
Fin dall’antichità l’olio d’oliva italiano (e, in particolare, pugliese) è stato apprezzato come nutraceutico ed utilizzato come ingrediente principale e principio attivo nella maggior parte dei prodotti di bellezza.
E’ il re della dieta Mediterranea: l’ “oro verde” è ricco di polifenoli, composti chimici che agiscono come antiossidanti, combattendo i “radicali liberi” e riducendo il colesterolo cattivo (LDL).
I polifenoli sono facilmente riconoscibili, perché si apprezzano per il sapore pungente e per i profumi fruttati, tipici dell’olio di ottima qualità, ottenuto da olive raccolte a mano e spremute a freddo.
I grassi contenuti nell’EVO (extra virgin olive oil) sono acidi grassi insaturi, anche questi benèfici per l’organismo in quanto del tutto privi di colesterolo. Infatti l’acido oleico, tipico acido grasso insaturo dell’olio d’oliva, protegge le arterie legandosi alle molecole di colesterolo cattivo, trascinandole via ed impedendo così che si accumulino ostruendo le arterie.
L’azione benefica sulla pressione arteriosa, nelle malattie cardiovascolari, nel diabete, sul sistema nervoso, nella prevenzione dei tumori è stata dimostra da numerose ricerche scientifiche e un film struggente, “Lorenzo’s Oil”, racconta la storia vera della battaglia vinta per rallentare gli effetti dell’adrenoleucodistrofia, grazie all’olio d’oliva.
Lascia un commento