Cambio di stagione, tempo di pulizie. Fuori la primavera, dentro l’estate. E con una coscienza ecologica rinnovata, anche il rassettare casa ha acquisito valenza etica. Sono infatti passati i tempi in cui, all’uso di detergenti carichi di sostanze chimiche, non c’era alternativa alcuna. Oggi non è più così perché la scelta “Bio”, oltre a soddisfare nel risultato coloro che vogliono ottenere ambienti specchiati e profumati, mette anche al bando i rischi per la salute di adulti, bambini e animali. E, aspetto non secondario, rispetta l’ambiente.
L’impatto dell’inquinamento domestico, infatti, non è certo meno pericoloso di quello che si verifica a “cielo aperto”. I rifiuti tossici di detersivi chimici particolarmente aggressivi che provengono dall’utilizzo di deodoranti, sbiancanti, spray, profumi per ambiente, creme abrasive, candeggine e anticalcare, sono facilmente assorbibili dalla nostra pelle e contaminano la terra, l’acqua e l’aria, arrecando danno ai componenti della famiglia e all’ecosistema globale.
Senza dimenticare la convenienza in ottica di spesa: i detergenti domestici naturali riescono a far brillare vetri, superfici e pavimenti, utilizzando piccole quantità di detergente, risultando così convenienti anche per il budget familiare.
Quindi, un ciclo virtuoso, da tutti i punti di vista, contro lo scetticismo di chi pensa che l’igiene sicura si paghi a peso d’oro. Il “Bio” rovescia i presupposti con la natura che è a portata di mano. E la natura offre senza controindicazioni.
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