Che le api siano ottime alleate della nostra salute è ormai largamente risaputo. Ma che siano anche dei bioindicatori della salute dell’ambiente, non è mai sottolineato abbastanza.
Le organizzazioni internazionali che si occupano di alimentazione, come la Fao e l’Efsa, sottolineano da anni l’apporto delle api al mantenimento della biodiversità: ben 71 specie di colture su 100 sono impollinate da questi insetti, che volano da un fiore all’altro alla ricerca di cibo, portando con sé i pollini. Ciò che avviene è uno scambio alla pari: le api hanno bisogno del nettare dei fiori per alimentarsi, i fiori hanno bisogno dell’attività delle api per riprodursi.
Ma c’è un altro motivo per cui dobbiamo assicurarci che le api siano in salute: la correlazione, appunto, tra il loro stato di salute e quello dell’ambiente. È recente la firma di un protocollo d’intesa tra Legambiente e Conapi, il consorzio nazionale degli apicoltori, per riconoscere le api come bioindicatori e avviare un progetto, dall’eloquente titolo “Api e orti”, di monitoraggio delle api stesse negli orti urbani di Bologna, Milano e Potenza.
Come hanno dimostrato studi precedenti, le api assorbono le sostanze nocive presenti nell’ambiente, come pesticidi e residui chimici. Ecco perché sono una cartina al tornasole inequivocabile per valutare la qualità dell’aria, e lo studio del loro comportamento in ambienti controllati è adottato ormai in molte parti del mondo. Nei casi peggiori insetticidi e fitofarmaci uccidono gli sciami, ma anche quando la morte non è una conseguenza diretta, può essere l’epilogo dovuto a cambiamenti indotti nel comportamento o nella fisiologia degli animali.
Come sempre in questi casi, il danno maggiore è provocato dall’agricoltura intensiva, ma ciascuno di noi, nel suo piccolo, può e deve adottare misure per non causare danni all’ambiente. Per proteggere le api, ad esempio, possiamo impegnarci a non usare insetticidi dannosi, privilegiando quelli che allontanano gli animaletti fastidiosi senza provocare effetti irreparabili.
Per salvaguardare la nostra salute, poi, dobbiamo prestare attenzione alla qualità degli alimenti che acquistiamo. È un discorso che vale sempre, ma diventa di primaria importanza nel caso di prodotti delicati. Metabolizzando elementi come piombo e zinco, le api contaminano involontariamente anche ciò che producono, compreso il miele. Per questo bisogna accertarsi di acquistare miele proveniente da zone non inquinate e derivato esclusivamente da coltivazioni biologiche.
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